Da alcuni giorni i commercialisti d’Italia stanno cercando di districarsi nella selva di sospensioni decisa dal DPCM “Cura Italia”.

Per tutti vale la proroga dei versamenti dal 16 al 20 del mese di marzo (quattro giorni).

Il versamento del saldo IVA con scadenza 16 di marzo, prorogato quindi al 20 marzo, potrà essere fatto anche entro il 30 giugno, a condizione di versare la maggiorazione dello 0,40% per ogni mese.

Per alcune attività particolarmente colpite (teatri, ristoranti, bar, pasticcerie, gelaterie, noleggio attrezzature sportive, ecc. consulta elenco completo nel sito del MEF) la sospensione opera fino al 30 aprile 2020 per i versamenti delle ritenute alla fonte e per i contributi.

Per le imprese turistico ricettive, agenzie di viaggio, ecc. il versamento dell’IVA in scadenza a marzo, potrà essere effettuato entro il 31 maggio.

I soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione con ricavi (2019) inferiori a due milioni possono sospendere il versamento delle ritenute alla fonte, delle addizionali, dell’IVA e dei contributi, in scadenza tra l’8 marzo e il 31 marzo, fino al 31 maggio.