Con l’introduzione del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza è radicalmente cambiato il modo di porsi nei confronti del rischio di fallimento (Legge 155/2017).
La nuova normativa impone un costante monitoraggio di tutti gli indicatori finanziari così da rilevare eventuali segnali di crisi e adottare le opportune misure.

L’adozione di un sistema di controllo interno è obbligatorio a partire dal 16 marzo 2019 (Invero a causa dell’emergenza Covid è stato disposto il differimento dell’entrata in vigore del d.lgs. 14/2019 al 1° settembre 2021.): se da un lato sono previste delle misure premiali per l’imprenditore che abbia predisposto delle iniziative per arginare lo stato di crisi, il Codice prevede pesanti sanzioni in caso di mancata attuazione di quanto previsto dalla normativa.
In caso di mancata vigilanza vi è infatti la perdita delle misure premiali sia patrimoniali che personali e gli amministratori rispondono in solido dei debiti dell’azienda verso terzi.

 

 

Questo è un esempio della valutazione che ogni imprenditore dovrebbe essere in grado di operare per valutare periodicamente il proprio profilo di rischio.

 

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Un obbligo di legge da assolvere, è vero, ma anche una preziosa possibilità di esercitare un controllo sullo stato di salute dell’azienda. Dal monitoraggio è possibile infatti ricavare importanti indicazioni necessarie per la formulazione di orientamenti (a proposito del rapporto con le banche, vedi figura sotto), per lo sviluppo e il benessere dell’azienda.

 

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Grazie a un attento monitoraggio della situazione finanziaria è dunque possibile non solo rendersi conto dello stato di salute dell’azienda, ma introdurre anche gli opportuni correttivi.

Come? “Fotografando” lo stato finanziario dell’azienda e, dal punto di vista delle banche, mettendo in atto le necessarie azioni correttive.

Grazie all’elaborazione dei dati contenuti nella Centrale dei Rischi di Banca d’Italia è possibile ottenere un’analisi completa e pronta all’uso.

Ad esempio:

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Inoltre, tramite l’elaborazione dei dati di biliancio uniti alla Centrale dei Rischi è possibile formulare un’accurata previsione sull’esito della domanda per accedere al Fondo di Garanzia statale del Mediocredito Centrale e capire quali fattori saranno decisivi per il successo della richiesta.

 

Ad esempio:

 

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Infine, qualora ve ne fosse la necessità, è possibile programmare la gestione dei flussi finanziari a breve termine in base alle operazioni di entrata e uscita, con le relative date di scadenza, in modo da monitorare prospetticamente l’andamento dei flussi tra le diverse linee di credito. In questo modo, sarà inoltre possibile delineare andamenti previsionali mediante l’inserimento di operazioni con diversi gradi di probabilità di perfezionamento.

Diventa quindi fondamentale un supporto professionale e una consulenza all’azienda che, oltre a gestire i nuovi adempimenti amministrativi, sia in grado di migliorarne significativamente l’immagine nei confronti del sistema bancario ai fini di ottenere nuove fonti di finanziamento e garantire la liquidità necessaria a sostenere gli investimenti e progetti di crescita.