Finalmente la Cassazione dichiara illegittimo l’accertamento degli incassi di un bar sulla base dei kg di caffè acquistati in un anno.
Da tempo l’Agenzia delle Entrate rettificava gli incassi dei pubblici esercizi utilizzando il rapporto di 140 tazzine ogni chilogrammo di caffè acquistato. La Cassazione con la sentenza n. 10204/2016 ha stabilito che il quantitativo di caffè necessario per servire una tazzina da bar, così come il ricarico medio applicato sui prodotti rivenduti, non costituiscono un fatto notorio, quindi l’Amministrazione non può basarsi su di essi per la ricostruzione induttiva dei ricavi.
Continua tuttavia ad essere possibile la ricostruzione degli incassi in base al numero dei tovaglioli utilizzati (Cassazione nn. 8869 del 2007 e 12438 del 2007) e sulla base delle bottiglie di acqua minerale (Cassazione n. 17408 del 2010).