E’ legittimo l’accertamento di maggiori ricavi di un dentista sulla base dei giorni lavorati e del numero degli interventi.

La Cassazione con sentenza 3290 del 5 febbraio 2019 ha ritenuto corretto l’accertamento di maggiori ricavi basato sul rapporto tra i giorni lavorati, desunti dall’agenda del dentista, e il numero delle sedute dedicate a ciascun paziente dichiarato dallo stesso contribuente, quando il comportamento del contribuente risulta antieconomico.