La legge di stabilità 2016 ha introdotto una forma di accompagnamento verso il pensionamento.

Tutti i lavoratori, assunti con contratto a tempo pieno e indeterminato,  che maturano il diritto al trattamento pensionistico di vecchiaia entro il 31.12.2018, anche se non hanno ancora raggiunto l’età anagrafica richiesta,  hanno diritto a concordare con il datore di lavoro una riduzione dell’orario tra il 40% e il 60%.

In questo caso l’INPS corrisponderà al lavoratore un’integrazione della retribuzione pari all’importo dei contributi che il datore di lavoro risparmia.

Es. se lavorando 170 ore al mese ricevo 2.200 euro di retribuzione lorda e il datore di lavoro paga 1.600 euro di contributi, mentre lavorando 80 ore al mese ricevo 1.035 euro lordi e il datore di lavoro paga 752 euro di contributi, la mia retribuzione, per 80 ore di lavoro, sarà integrata a cura dell’INPS di 848 euro fino al raggiungimento del requisito anagrafico per la pensione.

Per usufruire del beneficio è necessario proporre un’istanza e sperare che ci siano fondi sufficienti, perché sono stati stanziati 60 milioni per il 2016, 120 milioni per il 2017 e 60 milioni per il 2018.

La domanda dovrà essere approvata dalla Direzione Territoriale del Lavoro.

Per i requisiti della pensione di vecchia si rinvia a quanto scritto in precedenza.