Ispettorato del Lavoro e INPS negano il rapporto di collaborazione al convivente di fatto.

Sia l’Ispettorato del Lavoro, con parere n. 879/2023, che l’INPS, con circolare n. 66/2017, negano la possibilità di istaurare un rapporto di collaborazione familiare al convivente di fatto, in quanto non rientra nella fattispecie di coniuge o di appartenente a unione civile registrata, anche tra soggetti dello stesso sesso.

Per beneficiare dell’istituto della collaborazione familiare, che prevede l’esonero contributivo per le prestazioni di durata inferiore a 720 ore all’anno, l’unione dovrà essere registrata ai sensi di legge.