Il nuovo accordo siglato in data 16.02.2011 poggia principalmente su 4 pilastri:

  1. la proroga al 31 luglio 2011 del termine per la presentazione delle domande di ammissione ai benefici previsti dall’Avviso comune Abi-imprese che non hanno già usufruito della sospensione
  2. il possibile allungamento di quei finanziamenti a medio lungo termine (mutui) che hanno già avuto la sospensione, per un periodo pari alla vita residua del finanziamento e, in ogni caso, non superiore ai 2 anni per i finanziamenti chirografari e ai 3 anni per quelli ipotecari. L’obiettivo è quello di consentire alle imprese che hanno beneficiato della sospensione della quota capitale delle rate di mutuo, di riprendere l’ammortamento del proprio finanziamento con una rata più sostenibile, spalmando il debito residuo su un orizzonte temporale più lungo
  3. l’Accordo prevede anche che le banche possano mettere a disposizione delle imprese, che lo richiedono, specifici strumenti di gestione del rischio di tasso relativamente ai finanziamenti per i quali si propone l’allungamento del piano di ammortamento, finalizzati a convertire il tasso di interesse del finanziamento da variabile a fisso o a fissare un tetto al possibile incremento del tasso di interesse variabile
  4. la previsione di appositi finanziamenti per le imprese che avviano processi di rafforzamento patrimoniale. Si tratta di una misura già prevista nell’Avviso comune resa maggiormente flessibile attraverso la previsione che l’importo del finanziamento sia “proporzionale” – anziché un “multiplo” come indicato nell’Avviso – al capitale effettivamente versato dai soci