Il diritto di prelazione è il diritto che attribuisce al suo titolare una posizione di preferenza rispetto ad altri soggetti, a parità di condizioni, nel momento in cui si instaura un rapporto giuridico.
La prelazione può essere volontaria o legale. La prelazione legale è assistita da efficacia reale, in caso di violazione del diritto, il prelazionario può agire anche nei confronti del terzo.
I principali casi di prelazione legale sono i seguenti:
- •diritto di prelazione su immobili ad uso abitativo,
- •diritto di prelazione su immobili ereditari,
- •diritto di prelazione agraria,
- •diritto di prelazione su immobili commerciali.
Nelle locazioni di tipo abitativo, il diritto è disciplinato dalla lett. g) dell’articolo 3 L. 431/1998. L’inquilino se sussistono le condizioni che seguono, ha diritto di essere preferito rispetto ad altri acquirenti:
- •la vendita deve intervenire alla prima scadenza;
- •il locatore non deve avere altri immobili ad uso abitativo oltre a quello adibito a propria abitazione.
Nelle locazioni di tipo commerciale le regole sono stabilite dall’art. 38 della L. 392/1978.
Quando il proprietario dell’immobile non comunichi al conduttore la sua intenzione di vendere l’immobile cedendolo a terzi, oppure risulti che il prezzo indicato al conduttore sia superiore rispetto a quello risultante dall’atto di trasferimento dell’immobile ad altri soggetti, l’inquilino potrà, entro 6 mesi dalla trascrizione del contratto, riscattare l’immobile dall’acquirente o da ogni altro successivo avente causa.