Il 7 agosto 2015 il Dipartimento delle Finanze ha pubblicato il Decreto attuativo della disciplina sul Foreign Account Tax Compliance Act (FACTA). Via libera, quindi alla trasmissione dei dati sui contribuenti italiani da parte delle Autorità USA. Per il 2014 l’accordo prevede per l’Italia l’obbligo di scambiare le informazioni relative ai conti finanziari detenuti nel territorio dello Stato dai cittadini o residenti Usa e da entità da essi controllate e, per gli Stati Uniti, l’obbligo di trasmettere i dati relativi ai soli conti correnti e assimilati detenuti nel loro territorio da residenti italiani. Con il 2016 l’obbligo sarà esteso a tutte le tipologie di reddito e non solo ai conti correnti o depositi. L’indagine sulla residenza non si baserà solo sui documenti (passaporto, carta d’identità, ecc.) bensì sugli elementi di fatto ( numero di telefono, indirizzo e-mail, indirizzo postale, esistenza di ordini di bonifico da e per, esistenza di procure a favore di residenti nell’altro Stato). La caccia all’evasore transoceanico si fa sempre più serrata, ricordiamo che la Gazzetta Ufficiale pubblica anche la convenzione contro le doppie imposizioni tra Italia e Hong Kong, un altro paradiso fiscale che scompare.