Il comma 75 dell’art. 1 della legge di stabilità 2016 (L. 208/2015), introduce una detrazione dall’IRPEF lorda, sino a concorrenza del suo ammontare, del  50% delle spese documentate (valore max 16.000 euro) sostenute per l’acquisto di mobili destinati ad arredare l’unità immobiliare acquistata e destinata ad abitazione principale di “giovani coppie costituenti un nucleo familiare composto da coniugi o da conviventi more uxorio.

La convivenza more uxorio può essere provata mediante il certificato di stato di famiglia che attesta la comune residenza, anche mediante autocertificazione, ai sensi dell’art. 46 del DPR n. 445 del 2000).

La detrazione deve essere ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di uguale importo e non è cumulabile con le altre detrazioni dell’articolo 16 del DL 63/2013 (detrazione potenziata al 50% delle spese per le ristrutturazioni edilizie ex art. 16-bis del TUIR, detrazione del 65% delle spese per gli interventi antisismici, nonché la detrazione del 50% delle spese per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici).

Quindi se una coppia acquista mobili per 10.000 euro, potrà detrarre 5.000 euro dall’IRPEF dovuta annualmente all’Erario, naturalmente in 10 anni (250 euro all’anno per ciascun componente). Precisiamo  innanzitutto che non si tratta di una somma di denaro bensì di un credito, da detrarre dall’Imposta sul reddito delle persone fisiche, quindi se non c’è reddito nulla si detrae.

I requisiti, salvo diversa interpretazione dell’Agenzia delle Entrate, sembrano essere:

  1. Rapporto di coniugio o di convivenza da almeno tre anni;
  2. Acquisto di un’ abitazione principale;
  3. Almeno uno dei due componenti il nucleo familiare NON deve aver compiuto i 35 anni (l’altro potrebbe avere anche 70 anni, sembra)

C’è da supporre che il pagamento delle spese agevolabili debba avvenire, anche se ciò non è precisato nella legge, tramite bonifico bancario/postale speciale, oppure con carta di credito o debito (cfr. circolari nn. 29/2013, § 3.6, 11/2014 § 5.3 A. E.).