Essere presenti sul mercato Cinese può costare molto, sia in termini finanziari che amministrativi. Per le imprese e professionisti, che desiderano estendere il loro business alla Cina esiste una soluzione semplice e poco costosa: la Representative Office RO.

Una RO può funzionare da unità di collegamento, con la società madre, in Cina. La RO non può svolgere attività commerciali, tuttavia può gestire il marketing, le ricerche di mercato, la promozione delle vendite ed il controllo di qualità. Solo le RO di consulenza possono esercitare  un’attività professionale (studi legali, tributari, contabili), per le quali esiste sempre l’obbligo di richiedere il riconoscimento del Ministero competente.

Una RO non può emettere fatture o distribuire utili.

Oltre ad alcuni documenti, ovviamente tradotti da un interprete accreditato, asseverati presso il  Tribunale ordinario, legalizzati dalla Prefettura e legalizzati nuovamente dal console cinese in Italia, dal 2010 la  società madre, che intende aprire una RO in Cina, deve dimostrare di essere in attività almeno da due anni (n. 4/2010).

La R.O. dovrà avere un direttore, al quale verrà rilasciato un sigillo (timbro) per firmare i documenti ufficiali. La R.O. potrà assumere anche personale non cinese (non più di 4 persone).

La R.O. dovrà quindi pagare le tasse annuali. Per questo sono stati introdotti tre diversi metodi:

          Sul reddito effettivo, se si tratta di attività di consulenza autorizzate (Businness Tax del 5% e Income Tax del 25%)

          Sul reddito presunto, determinato calcolando una percentuale dal 10% al 30% sui ricavi che la società madre dichiara di aver realizzato in Cina (Corporate Tax del 25% e Business Tax del 5%)

          Sul costo maggiorato, con un’inversione straordinaria di tutti i più elementari principi contabili. Il reddito imponibile viene determinato nella misura, non inferiore al 15%, dei costi documentati (Corporate Tax del 25% e Business Tax del 5%). Questo è il sistema più gettonato, ma è anche il sistema che consente di evadere le imposte senza alcuna difficoltà. La RO infatti eviterà di richiedere la fattura ed il fornitore cinese sarà ben lieto di ricevere un pagamento senza doverlo dichiarare.

Dal 2013 (terzo plenum del 18° Congresso del Partito Comunista Cinese, si sta studiando il modo per introdurre l’IVA in sostituzione della Business Tax, ma i lavori vanno molto a rilento.